L’uso dei nastri trasportatori è molto diffuso nell’ambito industriale, specialmente nell’industria alimentare. Quando si lavora nell’ambito alimentare (food & beverage) è necessario seguire le norme specifiche (norme FDA, EHEDG, EN 1672) ed alcune regole di buona pratica.
Il prodotto trasportato e la tipologia di ambiente di lavoro determinerà la scelta del tipo di nastro e del materiale con cui verrà realizzato.
Esistono molti tipi di nastri a seconda del prodotto da trasportare: nastri a tappeto, nastri a rulli, nastri modulari, nastri a catene ecc.
Nastri trasportatori Inox
Questa tipologia di nastri trasportatori è molto indicata se si lavora in un ambiente dove sono necessarie frequenti sanificazioni con detergenti aggressivi. I nastri in acciaio inox sono ottimali per il trasporto di alimenti che contengono sostanze acide al loro interno. Inoltre l’acciaio inox è adatto al contatto con sostanze alimentari.
I tipi di acciai più comunemente utilizzati corrispondono alle sigle: AISI 304 (EN 1.34301) e AISI 316 (EN 1.4401).
L’AISI 304 è il più utilizzato, mentre L’AISI 316, più pregiato, è utilizzato in condizioni di lavoro più “pesanti”.
Nastri trasportatori in materiale plastico
Esistono diverse tipologie di materiali plastici per la costruzione di nastri alimentari: PVC, Poliuretano (TPU), EPDM, NBR ecc.
Il PVC è molto comune ed è usato sia in “bagnate”, come il trasporto di carni o pesce o pasta, sia in applicazioni “asciutte” come il confezionamento dei prodotti.
I nastri in PUR sono indicati qualora si abbia la necessità di sanificare il tappeto. Infatti i nastri in PUR possono essere rivestiti da agenti antimicrobici che impediscono la formazione di microrganismi che potrebbero contaminare la superficie del tappeto ed il prodotto trasportato. Questi agenti non influiscono sul gusto e non alterano in nessun modo il prodotto trasportato.
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