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In base alla Direttiva 2006/42, e macchine destinate ad essere utilizzate per prodotti alimentari o per prodotti cosmetici o farmaceutici devono essere progettate e costruite in modo da evitare qualsiasi rischio di infezione, di malattia e di contagio, ovvero occorre evitare che vi siano delle zone, es. spazi morti, fessure e interstizi, dove i microrganismi possano annidarsi.

Siccome apportare modifiche e miglioramenti al progetto già esistente per rispondere ai requisiti di igiene può rivelarsi economicamente proibitivo e non portare agli esiti desiderati, conviene incorporarli nella fase di progettazione iniziale. MDM è in grado di progettare le macchine tenendo conto dei requisiti igienici dettati dalle norme e dalle direttive.

La corretta progettazione riguarda:

  • la geometria delle parti a contatto con il prodotto
  • i materiali a contatto con il prodotto

Geometria

La norma EN 1672/2, la norma ISO 14159 e le linee guida EHEDG (European Hygienic Engineering and Design Group) contengono indicazioni precise sulla geometria delle aree a contatto con il prodotto alimentare. In generale occorre soddisfare i requisiti seguenti.

  • Evitare giunzioni metallo/metallo dirette, eccetto quelle saldate.
  • Evitare gradini causati da un cattivo allineamento delle connessioni delle apparecchiature e delle tubazioni.
  • Nel caso si utilizzino delle tenute o delle guarnizioni, il loro design deve essere tale da non presentare fessure nelle quali residui di sporcizia possano rimanere intrappolati e i batteri si possano accumulare e moltiplicare.
  • Nelle tubazioni e nelle apparecchiature igieniche occorre evitare l’uso di O-ring a contatto con il prodotto, a meno che non vengano deformati per ottenere una tenuta statica con superficie continua sul lato a contatto con il prodotto.
  • Evitare il contatto tra il prodotto e le filettature.
  • Gli angoli dovrebbero preferibilmente avere un raggio uguale o superiore a 6 mm; il raggio minimo è di 3 mm.
  • Evitare gli angoli acuti (≤90°).
  • Tutte le superfici a contatto con il prodotto devono essere facilmente accessibili per l’ispezione visiva e la pulizia manuale.
  • Qualora si impieghino delle tecniche CIP (cleaning in-place), occorre dimostrare che i risultati ottenuti senza procedere allo smontaggio sono soddisfacenti.
  • L’esterno e l’interno di tutte le apparecchiature e tubazioni devono essere autodrenanti o drenabili e facilmente pulibili.
  • Si devono evitare le superfici orizzontali; le superfici dovrebbero al contrario essere sempre inclinate da un lato.
  • Aree estese di superficie a contatto con il prodotto dovrebbero avere una finitura superficiale massima di 0,8 µm Ra.

Materiali

Il D.M. della Sanità del 21 Marzo 1973 e le norme EHEDG forniscono indicazioni precise su quali siano i materiali idonei per le applicazioni alimentari o igieniche in generale. In generale:

  • Devono essere inerti sia nei confronti del prodotto che dei detergenti e dei disinfettanti nelle condizioni d’uso previste.
  • Devono inoltre essere resistenti alla corrosione, atossici, meccanicamente stabili e non si devono avere effetti indesiderati sulla finitura superficiale nelle condizioni d’uso previste.
  • I materiali non a contatto con il prodotto devono essere meccanicamente stabili, con finitura liscia e facili da pulire.

Per la scelta del materiale occorre considerare l’aggressività chimica del prodotto, soprattutto dal punto di vista del contenuto di cloruri (<50 ppm o mg/l) e dell’acidità (pH <6.5).

Acciai Inox

Gli acciai inossidabili ammessi per la costruzione di parti a contatto con il prodotto sono i seguenti, in ordine di resistenza alla corrosione crescente.

  • AISI 304L DIN 1.4307 EN X2CrNi18-9
  • AISI 316L DIN 1.4435 EN X2CrNiMo18-14-3
  • AISI 410 DIN 1.4006 X12Cr13
  • AISI 409 DIN 1.4512 X2CrTi12
  • AISI 329 DIN 1.4460 X3CrNiMoN27-5-2

Polimeri (Plastiche)

I polimeri frequentemente utilizzati in apparecchiature progettate secondo criteri di igienicità sono POM – PTFE (preferire il PFA) – PVDF – FEP – PC – PEEK – PESU – HDPE – PP.

Elastomeri (Gomme)

I tipi di elastomeri utilizzabili nell’industria alimentare per tenute, guarnizioni e anelli di tenuta sono i seguenti:

  • EPDM (non resistente a grassi e oli)
  • NBR
  • NR
  • VMQ (fino a 180° C)
  • FFKM (FINO A 300 °C)

Conclusioni

In definitiva, anche se non destinato all’impiego alimentare, un macchinario disegnato secondo criteri di igiene mostra sicuramente vantaggi a lungo termine per quanto riguarda la sicurezza, l’allungamento della vita prevista, una minore manutenzione e una riduzione dei costi operativi.

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