La tecnologia alla base delle riempitrici a peso è quella della cella di carico elettronica; si tratta di un componente che fa parte della famiglia dei trasduttori che rileva la variazione di un segnale elettrico proporzionale alla deformazione che la cella stessa subisce quando è sottoposta ad una forza.
La precisione di pesatura delle celle di carico è molto elevata, ed il campo di impiego generico può variare da microgrammi a tonnellate.
Il principio di funzionamento della riempitrice – sia che si tratti di una macchina rotativa o lineare – è molto semplice:
- Il contenitore vuoto (sia esso una bottiglia, un flacone, una tanico o altro tipo) viene posizionato su una base di appoggio (piattello) a cui è collegata meccanicamente la cella di carico. Il contenitore vuoto viene immediatamente pesato in modo da stabilire esattamente il peso della tara.
- Quando la valvola di riempimento si apre, il liquido scende a caduta libera per gravità all’interno del contenitore, andando ad incrementare progressivamente la forza peso esercitata sulla cella di carico.
- Quando il peso del liquido raggiunge quello impostato dal programma specifico per il prodotto (ricetta), la valvola di riempimento si chiude interrompendo il flusso di prodotto.
Se il ciclo di riempimento è andato a buon fine, all’interno di tutti contenitori transitati sarà stata dosata l’esatta quantità di liquido impostata dalla ricetta. Proprio per questo principio di funzionamento, le riempitrici di questa tipologia vengono denominate anche a riempitrici a peso netto.
I campi di impiego più frequenti per questa tecnologia di riempimento sono:
- Detersivi e prodotti densi
- Olio alimentare
- Oli e lubrificanti
- Bevande non gasate
- Succhi di frutta
- Prodotti Diary (Latte, yogurt da bere, ecc)
In generale una riempitrice a peso (ponderale) può dosare virtualmente tutti i liquidi non gassati.
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